Guterres, Erdogan e le voci inquietanti. Alessandro Sallusti non le manda a dire mette in guardia tutti su cosa stia accadendo.
Due voci inquietanti. Così le ha definite Alessandro Sallusti nel suo editoriale per Il Giornale. Il pensiero del giornalista è, di fatto, un monito di allarme per quanto sta accadendo nel mondo nelle ultime ore. Il riferimento è alle recenti dichiarazioni in merito alla guerra Israele-Hamas da parte del segretario generale dell’Onu António Guterres e del presidente turco Erdogan.
Sallusti parla di “voci inquietanti”
Dopo aver fatto una premessa relativamente a “infingimenti, depistaggi e mosse tattiche” previste nel mondo della politica e della geopolitica, Sallusti nel corso del suo ultimo editoriale per Il Giornale ha analizzato alcune recenti dichiarazioni del segretario generale dell’Onu António Guterres e del presidente della Turchia Erdogan.
Con il primo che “ha giustificato la strage di Hamas in Israele sostenendo che ‘quegli attacchi non arrivano dal nulla'”. Mentre il secondo che “ha esaltato i palestinesi, gli autori degli sgozzamenti di donne e bambini israeliani, ‘in quanto Hamas è fatta di combattenti per la liberazione, non di terroristi'”.
Sui due, Sallusti ha precisato che il mondo si troverebbe davanti “a due problemi non di poco conto” con particolare attenzione soprattutto a Erdogan.
“Dittatore abusivo nella Nato”
Come si evince dal titolo dell’editoriale, infatti, Sallusti ha voluto mettere grande attenzione sulla posizione di Erdogan.
Senza giri di parole il giornalista ha detto lanciando un allarme chiaro: “Non so a voi, ma l’idea che i segreti e le strategie militari che proteggono il nostro Paese e la nostra civiltà siano condivisi con due sostenitori di chi nega il diritto all’esistenza di Israele e vuole abbattere l’Occidente non è che proprio mi lasci tranquillo. In altre parole: se il fine giustifica i mezzi, sarebbe troppo sapere bene quale sia il fine di questi due signori che usano mezzi (al momento parole) così così? Perché non vorrei che il loro fine ultimo sia proprio quello di fare finire Israele e noi“.